Pensavamo fosse un trend di breve periodo.
Lo vedemmo nascere l’anno scorso ma ancora oggi TikTok resta inerme e il format fiorisce (ora ti spieghiamo tutto).
Copyright in panchina: La scintilla si innescò su TikTok a partire dallo storico cartone animato de "I Griffin". L’idea era di pubblicare dei semplici video creati estraendo scene del cartone. Ma il copyright non lo permetterebbe, giusto? Sì, in parte.
Perché un modo per sovvertire a questo problema è stato trovato ed è il format stesso: un collage di video azionati in contemporanea, capace di confondere l’algoritmo abbastanza da evitare il ban.
Quando fu chiaro che TikTok non riusciva a decifrare le scene mostrate, il format divenne un vero e proprio trend. Mentre una percentuale minima di questi contenuti veniva bloccata, l’altra godeva di una facile viralità;
Anche Bloomberg ha studiato il caso, intervistando alcuni creator che hanno adottato il format. Dall’analisi è risultato come questi video ricevano senza fatica fino a 10 milioni di visualizzazioni, con un watch time medio di 40 secondi (8 volte più della media di tutti i video su TikTok);
Ovviamente a oggi si sono diffusi anche sulle altre piattaforme che stanno investendo massivamente sui video verticali, ergo Instagram e YouTube.
La struttura: Col tempo i video appartenenti a questo format sono stati definiti "Sludge Contents", che sta per "contenuti melmosi", come a indicare il miscuglio casuale che spesso diventano, con video che non c’entrano nulla tra loro. Un caos voluto, sia chiaro.
Nel pratico, infatti, è facile notare uno Sludge Content tipico. È sempre una schermata verticale che tiene insieme più video, uno accanto all’altro, a volte impilati, anche tre o quattro allo stesso tempo;
Generalmente ogni video è di natura molto diversa, in modo tale che uno richieda una certa attenzione per essere compreso (es. una persona che parla, la scena di un film) e gli altri siano di contorno, muti e facilmente decifrabili (es. videogiochi, oggetti colorati che vengono maneggiati).
Effetto psicologico: Non è chiaro se siano stati pensati di proposito, ma risulta che gli Sludge Content abbiano anche un enorme potere magnetico sulla concentrazione degli utenti.
La sovrabbondanza di stimoli tiene occupate tutte le aree del cervello, causando una specie di trance che aiuta gli utenti a concentrarsi sul messaggio principale e a rilassarsi allo stesso tempo;
Avviene come un distacco dalla realtà, che spiegherebbe anche perché siano contenuti che abbiano tanto successo in termini di views e watch time.
L’angolo scientifico: Si è creato un dibattito scientifico controverso sugli effetti di lungo periodo che può comportare il consumo ripetuto di Sludge Content. C’è del positivo e del negativo, ma ancora nessuna certezza.
Secondo la rivista Scientific American, per esempio, «la dissociazione normativa può essere benefica e aiutare a sognare a occhi aperti, il che contribuirebbe sicuramente a nutrire la propria creatività»;
Lo stesso articolo aggiunge però che potrebbero nascere effetti simili a quelli del multitasking mediatico, ovvero la tendenza a consumare insieme tipi di media diversi. Come quando sei al cinema e ti viene di aprire Instagram.
Andiamo sul pratico: Per quanto ci riguardo non è un tipo di format facilmente applicabile così com’è per un brand, soprattutto per la sua natura molto controversa. Di buono c’è che possiamo sfruttarne i principi per creare qualcosa di simile, che si adatti meglio alla nostra comunicazione. Proviamo a lanciare qualche idea…
In Italia c’è già una declinazione molto diffusa di Sludge Content che prevede la riproduzione di un messaggio vocale proveniente da Whatsapp sovrapposto a un video dinamico di altro tipo;
Potrebbe essere vincente anche un format video più realistico, in cui si spiega o racconta qualcosa mentre ci si riprende a svolgere una qualsiasi attività manuale slegata dal racconto;
C’è da riflettere anche sul fatto che sia un format prettamente realizzato dalla nuova generazione e che lei stessa consuma di più.
Perciò assicurati che il tuo target corrisponda prima di testarlo, soprattutto se non hai intenzione di allontanarti dalla versione originale.
La prossima volta che qualcuno si distrae mentre stai parlando, saprai cosa fare.
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